Marco Longhini
Si diploma in “Direzione d’orchestra” al Conservatorio di Milano dopo aver concluso gli studi di “Composizione”, “Canto”, “Musica Corale e Direzione di Coro”; contemporaneamente, si laurea in “Architettura” a Venezia con una tesi dedicata al rapporto fra spazio urbano e spettacolo. Notato dalla critica europea per “quell’espressività tutta italiana”, unita alla cura del dettaglio musicale e alla sua naturale propensione verso il mondo teatrale, è apprezzato direttore d’opera (“Orfeo” con la regia di Pier Luigi Pizzi), oratori e messe. Come direttore d’orchestra ha lavorato con orchestre italiane (Pomeriggi Musicale, …
Si diploma in “Direzione d’orchestra” al Conservatorio di Milano dopo aver concluso gli studi di “Composizione”, “Canto”, “Musica Corale e Direzione di Coro”; contemporaneamente, si laurea in “Architettura” a Venezia con una tesi dedicata al rapporto fra spazio urbano e spettacolo. Notato dalla critica europea per “quell’espressività tutta italiana”, unita alla cura del dettaglio musicale e alla sua naturale propensione verso il mondo teatrale, è apprezzato direttore d’opera (“Orfeo” con la regia di Pier Luigi Pizzi), oratori e messe. Come direttore d’orchestra ha lavorato con orchestre italiane (Pomeriggi Musicale, Angelicum, Milano Classica, Orchestra da Camera di Mantova) e straniere (Enschede Opera House Netherland, Orquesta Ciudad de Granada). Studia ed esegue da sempre il repertorio antico italiano, anche inedito, insieme al suo ensemble “Delitiæ Musicæ”.
Notevole la sua produzione discografica incentrata sul repertorio Rinascimentale e Barocco italiano: oltre ad alcune registrazioni RAI, dopo l’esordio con C. Monteverdi edito per Nuova Era, ha inciso una decina di dischi per “Stradivarius” fra i quali ricordiamo la “Rappresentatione anima et corpo” di Emilio de’ Cavalieri (Due premi della Critica francese: “5 Diapason”, “10 de Repertoire”), la Cantata e Messa “Sciolto havean dall’alte sponde” di Giacomo Carissimi (Premio italiano “Musica” Cinque Stelle), la Missa “Philomena prævia” di P. Verdelot, quattro volumi dedicate alle Messe di G.P. da Palestrina sulle composizioni dei fiamminghi Cipriano de Rore, Lupus (di prossima pubblicazione) e Jacquet de Mantua (Premio “Choc” du disques e Premio “9 de Repertoire” della Critica discografica francese, Premio Cinque Stelle della Critica discografica spagnola), il Vespro di Natale (1555) di Adrian Willaert e i libri di commedie madrigalesche “Pazzia senile”, “Saviezza giovenile”, “Studio dilettevole” e “Metamorfosi Musicale” di Adriano Banchieri.
Nel 2001 ha firmato un contratto con la casa internazionale Naxos per l’incisione completa dei Madrigali di Claudio Monteverdi in 14 cd, pubblicati fino al Settimo Libro e premiati dalla critica discografica italiana e straniera. Ha pubblicato la registrazione completa dei Madrigali di Carlo Gesualdo da Venosa in 7cd editi separatamente o in cofanetto completo. La rivista inglese “Grammophon” scrive che “Longhini raggiunge la trasparenza interpretativa: chi può pensare che la lettura degli altri complessi italiani siano definitive, al contrario qui rimetterà tutto in discussione trovando una familiarità di intenti interpretativi di altissimo livello”.
E’ regolarmente invitato dal Conservatorio di Mosca per Masterclass sull’interpretazione della musica antica italiana.
E’ docente al Conservatorio “L. Marenzio” di Brescia dal 1993.
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