Lina Uinskyte
Nata a Vilnius (Lituania), si diploma nella stessa città presso Scuola d’Arte “M.K. Ciurlionis”. Nel 1996 vince la borsa di studio presso l’Istituto Musicale Internazionale “Santa Cecilia” di Portogruaro (VE) dove prosegue e completa gli studi con Pavel Vernikov. Determinante per la sua formazione violinistica risulta l’incontro con il violinista e direttore dei “Virtuosi di Mosca” Vladimir Spivakov e gli studi approfonditi con lui al “Muraltengut” di Zurigo. Sotto la cura di Jean-Jacques Kantorow e la spalla della London Symphony, Gordan Nikolic, Lina Uinskyte consegue il diploma di master presso il Conservatorio di Rotterdam. Con Paul Roczek si è …
Nata a Vilnius (Lituania), si diploma nella stessa città presso Scuola d’Arte “M.K. Ciurlionis”. Nel 1996 vince la borsa di studio presso l’Istituto Musicale Internazionale “Santa Cecilia” di Portogruaro (VE) dove prosegue e completa gli studi con Pavel Vernikov. Determinante per la sua formazione violinistica risulta l’incontro con il violinista e direttore dei “Virtuosi di Mosca” Vladimir Spivakov e gli studi approfonditi con lui al “Muraltengut” di Zurigo. Sotto la cura di Jean-Jacques Kantorow e la spalla della London Symphony, Gordan Nikolic, Lina Uinskyte consegue il diploma di master presso il Conservatorio di Rotterdam. Con Paul Roczek si è perfezionata come solista con orchestra presso il “Conservatoire Royal de Musique” di Bruxelles, e per la musica da camera con Rocco Filippini e Bruno Canino presso il “Campus Internazionale di Musica” di Sermoneta. Giovanissima, si distingue come solista con orchestra in diversi festival internazionali in Austria e Germania. Nel 2001 debutta con la Bilkent Symphony Orchestra a Bruxelles eseguendo il concerto di Ciaikovski op. 35. Per diversi anni ha collaborato con la “Camerata di S. Cecilia” di Roma. Svolge attività concertistica come solista, e in formazioni inconsuete, incontrando costantemente il favore del pubblico e della critica. Il suo repertorio spazia dal barocco (ha registrato, tra l’altro, le quattro sonate di Antonio Vivaldi per due violini “anco senza basso se piace”) alla musica contemporanea (ricordiamo la sua recente collaborazione con l’ensemble vocale “Schola Heidelberg” come solista della prima mondiale di Stefano Gervasoni “Se taccio, il duol s’avanza” per violino e dodici voci soliste, eseguita nell’ambito di “Milano Musica” – “Teatro alla Scala”).
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