Francesco Spendolini
Ha lavorato con orchestre di strumenti d’epoca e complessi quali Le Concert des Nations, Les Musiciens du Prince, I Barocchisti, la Kammerorchester Basel, La Cetra, la Venice Baroque Orchestra, la Chambre Philharmonique, Le Cercle de l’Harmonie, Budapest Festival Orchestra, Il Complesso Barocco, {oh!} Orkiestra Historyczna, l’Ensemble Arcimboldo, il Hofkapelle di Stoccarda, l’orchestra Capriccio di Basilea, Camerata Leipzig, i Pizzicanti, l’Orchestra dell’Accademia barocca europea di Ambronay.
Ha collaborato con artisti quali, Ton Koopman, Christopher Hogwood, Emmanuel Krivine, Andrea Marcon, Giovanni Antonini, Gianluca Capuano, Diego Fasolis, Alan …
Ha lavorato con orchestre di strumenti d’epoca e complessi quali Le Concert des Nations, Les Musiciens du Prince, I Barocchisti, la Kammerorchester Basel, La Cetra, la Venice Baroque Orchestra, la Chambre Philharmonique, Le Cercle de l’Harmonie, Budapest Festival Orchestra, Il Complesso Barocco, {oh!} Orkiestra Historyczna, l’Ensemble Arcimboldo, il Hofkapelle di Stoccarda, l’orchestra Capriccio di Basilea, Camerata Leipzig, i Pizzicanti, l’Orchestra dell’Accademia barocca europea di Ambronay.
Ha collaborato con artisti quali, Ton Koopman, Christopher Hogwood, Emmanuel Krivine, Andrea Marcon, Giovanni Antonini, Gianluca Capuano, Diego Fasolis, Alan Curtis, Martin Gester, Giovanni Antonini, Leonardo García Alarcón, Frieder Bernius, Antonio Florio.
Dal 2013 Francesco Spendolini ha l’onore di collabora con Les Musiciens du Louvre e il suo direttore Mark Minkowski. Dal 2017 collabora stabilmente come primo clarinetto solo con la Warszawska Opera Kameralna, orchestra di Varsavia su strumenti storici.
Nel Marzo 2019 si è esibito come solista al fianco di Cecilia Bartoli in occasione del suo debutto al San Carlo di Napoli.
Nel 2018 è stato invitato da Jordi Savall ad essere il primo clarinetto per il progetto che prevede la registrazione di tutte le sinfonie di Beethoven e diverse tournée internazionali che lo vedranno impegnato nel corso dei prossimi due anni.
Oltre ai concerti su strumenti d’epoca, Francesco Spendolini ha collaborato con importanti orchestre moderne, come l’Orchestra di Padova e del Veneto, l’Orchestra del Teatro “Giuseppe Verdi” di Trieste e l’Orchestra Regionale delle Marche.
Nel corso della sua formazione ha anche avuto il privilegio di studiare con artisti quali, tra gli altri, Anthony Pay, Thomas Friedly, Luca Lucchetta, Agide Brunelli, Guido Arbonelli e Sauro Berti.
Invitato come solista, musicista da camera e d’orchestra, in prestigiosi festival internazionali in Germania, Francia, Svizzera, Italia, Inghilterra, Giappone, Korea, Scozia, Belgio, Portogallo, Turchia e Argentina, Francesco Spendolini possiede un vivo interesse nella riscoperta di opere sconosciute ed all’analisi storicamente informata di brani anche di repertorio per clarinetto. Questa ricerca verso l’originalità lo ha portato a sperimentare con ensemble di musica da camera quali primo fra tutti l’Ensemble Delfico, una nuova autentica lettura di brani sia di epoca classica che di stile più ottocentesco.
Dopo aver ottenuto la maturità classica all’Istituto “Mamiani” di Pesaro nell’anno 1999 e il diploma in clarinetto presso il Conservatorio “Gioacchino Rossini” di Pesaro nell’anno 2000, con il massimo dei voti, Francesco Spendolini ha continuato la sua specializzazione in clarinetto storico, prima in Italia con Luca Lucchetta presso il Conservatorio “Arrigo Pedrollo” di Vicenza (massimo dei voti e Lode), e successivamente in Svizzera sotto la guida di Pierre-André Taillard presso la “Schola Cantorum Basiliensis”, dove ha ottenuto due Masterof Arts con il massimo dei voti in Specialized Musical Performance per la musica antica ad indirizzo barocco-classico e classico-tardoromantico, entrambi focalizzati sulla prassi esecutiva storicamente informata.
Impegnato nell’educazione e nello sviluppo dei giovani musicisti, tiene Master Class in Italia ed all’estero. Dal 2014 collabora come Co-curatore insieme a Donna Agrell al Laboratorio Harmoniemusik (ensemble di strumenti a fiato storici) presso la rinomata “Schola Cantorum Basiliensis”.
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